Numero 32
Marzo 2017
L’energia e la spinta delle prossime astronavi (Luigi Borghi)
Un salto nel futuro prossimo (ma neanche poi tanto lontano) dove alcune tecnologie emergenti, come gli RTG (acronimo di Radioisotope Thermoelectric Generator) ed esperimenti che producono risultati in contrasto con le più elementari leggi della fisica (EM Drive o “motore impossibile” della NASA), usciranno dai laboratori di ricerca per entrare nella pancia di un nuovo vettore tutto da inventare
La ragnatela cosmica e inflazione dell’Universo (Luigi Borghi)
Cos’è successo nel Big Bang? Una domanda a cui tenta di rispondere la scienza con teorie affascinanti ma che non possiamo provare con le sperimentazione fisica e la riproducibilità del metodo scientifico di Galileo. I primi istanti hanno visto il dominio dell’inflazione e gli scienziati stanno cercando di capirne natura e funzionamento attraverso diverse teorie e interpretazioni che vengono esposte in questo articolo. Non potremo riprodurre “l’esperimento” del Big Bang ma possiamo usare i supercalcolatori per effettuare simulazioni e cercare di districarci nei misteri dei primi istanti.
Mercury 13 (Ciro Sacchetti)
Con la missione “Expedition 42 ” Samantha Cristoforetti è stata la prima Italiana a varcare le soglie del cosmo stabilendo un nuovo record di permanenza nello spazio per una donna, ma ha anche rappresentato l’ennesima prova che le donne Astronauta non hanno nulla da invidiare ai colleghi uomini. Ma arrivare a questo status non è stato facile, anzi ci sono voluti molti anni e molti sforzi da parte di coloro che credevano nell’impiego delle Astronaute in un ruolo attivo in questo campo. I primi tentativi di accesso ad un ambiente così esclusivo si devono ricercare in una pagina di storia dimenticata che vede come protagoniste 13 donne, 13 Aviatrici scelte per diventare le prime Astronaute Americane durante il programma Mercury
Numero 33
Giugno 2017
I sistemi di comunicazione del Progetto Apollo (Luigi Borghi)
Un’approfondita descrizione dei sistemi di comunicazione del Progetto Apollo.
Dopo appena un decennio dall’uscita dei semiconduttori dai laboratori della Bell i tecnici riuscirono nell’impresa titanica di effettuare comunicazioni stabili tra mezzi diversi e tra due corpi celesti distanti ed in movimento. Adesso ci sembra tutto piuttosto semplice, ma fu un vero miracolo per la tecnologia di 50 anni fa.
Il piano della NASA verso Marte (Luigi Borghi)
Portare uomini su Marte e riportarli a casa non sarà un’impresa semplice.
Agenzie diverse stanno studiando approcci differenti. In questo articolo Luigi Borghi presenta il progetto dell’agenzia spaziale americana. Dopo anni senza concrete missioni la NASA ha finalmente rivelato un piano per utilizzare diverse missioni del razzo pesante Space Launch System (SLS) sviluppato dall’agenzia
John Glenn (Ciro Sacchetti)
Parlare di un uomo come John Glenn, racchiudere la sua vita in poche righe è veramente difficile, ma è un tributo dovuto ad un personaggio eccezionale come lui. John Herscher Glenn nasce a Cambridge Ohio il 18 luglio 1921 da una famiglia presbiteriana estremamente religiosa. Il padre è un fochista nelle ferrovie B&O (Baltimore and Ohio Railroad) e la mamma è una fervente attivista della locale chiesa. John crescerà all’insegna di solidi valori come la religione il rispetto, il patriottismo, alle elementari è già uno studente brillante. Qui avviene un evento che cambierà la sua vita, conosce una ragazzina molto bella ma altrettanto taciturna che in seguito sarà la sua compagna per tutta la vita; Annie Castor. Per conoscere il resto della storia … bisogna leggere l’articolo
Numero 34
Settembre 2017
I sistemi di controllo posizione del progetto Apollo (Luigi Borghi)
Per comunicare con una navicella che si muove a 40.000 km/h nello spazio non basta avere un buon sistema di comunicazione occorre avere un buon sistema di navigazione.
L’articolo di Luigi Borghi descrive il sistema di guida dell’Apollo. E’ una descrizione molto approfondita e dettagliata perché nasce dal contatto diretto di Luigi con persone che hanno partecipato al Programma Apollo.
Riusciremo mai a vedere un buco nero? (Luigi Borghi)
La domanda suona un po’ come: “Riusciremo mai a vedere il buio? Si potrebbe dire che basta spegnere la luce … ma un buco nero la luce la spegne da solo.
Questo articolo mostra come si stanno muovendo gli scienziati per rispondere alla domanda. In particolare, il progetto Event Horizon Telescope (EHT) si propone nientemeno che di fotografare per la prima volta l’orizzonte degli eventi di due buchi neri.
I moduli BEAM (Ciro Sacchetti)
Le novità in campo astronautico sono tante e una è passata un po’ in sordina: la recente aggiunta alla I.S.S. di un modulo che presenta caratteristiche che lo rendono senza dubbio particolare; si tratta di un modulo gonfiabile!!!
Il modulo BEAM (Bigelow Espandable Aerospace Module) lanciato a bordo dell’ottava missione di rifornimento da parte della SpaceX e attraccato alla ISS grazie al braccio robotico della Canadian l’8 aprile 2016.
Ci risiamo con il “WOW” (Luigi Borghi)
Nel 1977 Jerry Ehman, del progetto SETI, battezzò con la scritta “WOW!” sul tabulato del computer un segnale radio che, per la frequenza rilevata, poteva avere una origine “intelligente”. Recentemente si è scoperto che la causa fu il passaggio della cometa 266/P Christensen. Il 19 luglio 2017 un altro segnale radio tiene occupati gli scienziati. Sarà la volta buona?
Il prossimo obiettivo di New Horizons si è fatto (NON) vedere. (Luigi Borghi)
2014-MU69 è il prossimo obiettivo di New Horizons. Per avere informazioni precise sulla posizione occorre giocare d’astuzia. Non potendolo osservare con facilità, gli scienziati sfruttano gli occultamenti stellari derivanti dal suo transito davanti ad una stella. Per identificarne l’orbita lo si lascia … giocare a nascondino
Numero 35
Dicembre 2017
La ricerca biomedica nello spazio (Fiammetta Tarallo)
VITA, acronimo di Vitality, Innovation, Technology, Ability, dopo quella di Luca Parmitano nel 2013 e di Samantha Cristoforetti fra il 2014 e il 2015, sarà la terza delle sei missioni di lunga durata che la Nasa ha messo a disposizione per l’Asi nell’ambito dell’accordo per la consegna dei moduli logistici Leonardo, Donatello e Raffaello. Eccone la descrizione della missione che coinvolgerà il nostro Paolo Nespoli, tornato in orbita per la terza volta all’età di sessant’anni!
Le armi (non più) segrete di Hitler (Davide Borghi)
Sono passati ormai tre quarti di secolo dalla fine del secondo conflitto mondiale, ma ancora non finisce di stupire quanti aspetti continuino a emergere, di quel periodo tumultuoso e drammatico della nostra storia.
In questo articolo Davide Borghi tratta l’argomento delle, ormai famose, “armi segrete di Hitler”, partendo dal punto di vista di un testimone diretto: Luigi Romersa, inviato in missione da Mussolini per verificare lo stato di avanzamento dei progetti segreti tedeschi.
Un “rover-ingranaggio” per esplorare Venere (e non solo) (Luigi Borghi)
Il JPL (Jet Propulsion Laboratory) sta valutando un rover “a orologeria” molto spartano e resistente, da usare in ambienti estremi come la superficie di Venere. A orologeria, nel senso che, invece che sull’elettronica, sarà basato su automatismi meccanici in grado di eseguire una serie di azioni complesse, riducendo al minimo le dotazioni elettroniche.
Mars 2020, i 23 occhi robotici del nuovo rover della NASA che esplorerà Marte (Luigi Borghi)
Dopo il rover “meccanico” del precedente articolo, un Rover diametralmente opposto . È sempre della NASA, ma questa volta con tutto ciò che serve, al top della tecnologia robotica, strumentale e di Artificial Intelligence: il Mars 2020
Ma cosa sono le Stelle di neutroni? (Roberto Castagnetti)
Il 16 ottobre 2017 è stata annunciata la 5° rilevazione dell’emissione di onde gravitazionali, denominata GW170817. Questa volta l’evento non è stato causato dalla fusione di due buchi neri ma si è trattato di fusione tra oggetti diversi, anch’essi estremamente “esotici”: due stelle di neutroni.
Ma, esattamente, cosa sono le stelle di neutroni?
The last Man on The Moon (Ciro Sacchetti)
Houston Texas 2012, fiera del bestiame, un uomo con il viso segnato dal tempo e con un cappello da cowboy si aggira tra la folla indisturbato, mangia un Hamburger, osserva con occhio sapiente il bestiame in mostra, e si gode i vari rodei tipici di queste manifestazioni. Le persone accanto a lui o che lo incrociano non lo riconoscono, non sanno che quel Ranchero un po’ attempato è un uomo speciale, un uomo che ha camminato in un luogo dove tra il sole e l’ombra ci sono 400 gradi di differenza; nessuno si accorge che lui è Gene Cernan, l’ultimo uomo ad essere stato sulla Luna! Ecco la sua storia.